Native Hawaiians Revival

Native Hawaiians seek to restore monarchy


By Mark NiesseThe Associated Press




HONOLULU — Surrounded by royal guards and the occasional tourist, Her Majesty Mahealani Kahau and her government ministers hold court every day in a tent outside the palace of Hawaii's last monarch, passing laws and discussing how to secure reparations for the Native Hawaiian people.
Kahau and her followers are members of the self-proclaimed Hawaiian Kingdom Government, which is devoted to restoring the Hawaiian monarchy overthrown in 1893. Nearly two months ago, they stormed the gates of the old Iolani Palace, and they have politely occupied the grounds ever since, operating like a government in exile.
"We're here to assume and resume what is already ours and what has always been ours," said Kahau, who is a descendant of Hawaii's last king and was elected "head of state" by the group.
The Hawaiian Kingdom Government, which was founded seven years ago and claims 1,000 followers, uses its own license plates and maintains its own judicial system. In recent years, members have voted to dissolve the state of Hawaii, its land titles, welfare programs and public schools. They also claim the right to confiscate all bank assets in Hawaii.
The organization's actions do not carry the force of law, and the state has mostly taken a hands-off approach. It has not confiscated any of the license plates, for example, or arrested anyone for using them.
Hawaii has about 200,000 Native Hawaiians out of a population of 1.3 million. The Hawaiian Kingdom Government is just one of several native organizations that claim sovereignty over the islands, tapping into a strong sense among Native Hawaiians that they were wronged by history.
On April 30, members of the Hawaiian Kingdom Government trooped onto the palace grounds in the heart of Honolulu and shut the gates behind them, leading to a few tense hours before they finally reopened the entrance.
Every day, Kahau and about a dozen of her government officials meet in the tent. Every evening they fold up their tent and go home, returning in the morning. State officials have largely ignored them.
It is unclear how the organization's members intend to oust the state government. They also want reparations in the form of housing, low-cost health care and cash. The kingdom slapped a $7 trillion fine on the Hawaii state government in 2007.
A professor of international law who favors Hawaiian independence, Francis Boyle, said he thinks the Hawaiian Kingdom Government has a valid claim.
"The essence of sovereignty under international law is people living on their land and asserting their rights, and that's what the Native Hawaiians are doing. They've made a lot of progress," said Boyle, a professor at the University of Illinois.

Saving Turtles in Etruria // la tartaruga salvata all'isola del Giglio ricoverata a Talamone

http://www.tartanet.it

Foto del Giorno: Maremma Etrusca + Photo of the day: Etruscan Maremma

Isola del Giglio: Salvata una Tartaruga

Tratta in salvo una tartaruga all'Isola del Giglio

Isola del Giglio: Una Tartaruga Marina, molto probabilmente della specie Caretta Caretta o Tartaruga Marina Comune, è stata recuperata nel primo pomeriggio di oggi 18 Giugno alla distanza di circa un miglio al largo dell’imboccatura del Porto di Isola del Giglio.L’intervento è stato portato a termine dalla Protezione Civile isolana in collaborazione con la Guardia Costiera di Isola del Giglio a seguito di una segnalazione giunta all'Ufficio Locale Marittimo isolano da parte dell'equipaggio di una barca a vela. I militari del Comando Locamare insieme al vice-coordinatore della Protezione Civile Mauro Pretti hanno individuato l'animale sofferente ma ancora vivo e lo hanno imbarcato a bordo del gommone della Protezione Civile e trasportato a Giglio Porto.Dopo contatti telefonici con il Centro Recupero Tartarughe Marine Tartanet del Parco della Maremma, con sede in Talamone diretta dal Prof. Maurizio De Pirro, è stato deciso di trasferire immediatamente con lo stesso mezzo la tartaruga a Porto Santo Stefano per giungere il prima possibile al Centro Tartanet di Talamone dove verrà sottoposta alle cure del caso, al termine delle quali sarà rimessa in libertà nelle nostre acque.Sono sempre di più le tartarughe che, vittime del comportamento scorretto degli uomini, subiscono gravi danni o perdono la vita nelle acque del Mediterraneo, diventando, di fatto, una specie a rischio di estinzione.

fonte http://www.giglionews.it/

La Femme de Volterra/ The woman of Volterra /LAETITIA (LETIZIA) CASTA + DONNA DI VOLTERRA

sito del giorno : Gli ARUSPICI

GLI ARUSPICI

http://www.geocities.com/Aruspicilot/aruspici.html

clicca sul link per entrare

NON à la bètonnisation du Littoral

ARCHITECTURE ETRUSCAN STYLE Architettura : Stile Etrusco

the Roman Conquest of Etruria - La conquista romana dell'Etruria

Firenze
ARCHEOLOGIA: TOSCANA, 300 EVENTI PER MOSTRARE SUO PATRIMONIO



(AGI) - Firenze, .- Tornano Le Notti dell'Archeologia: dal 5 al 27 luglio 2008, la Toscana mette in mostra il suo patrimonio archeologico con un calendario di oltre 300 eventi, realizzati quest'anno attorno al tema della "Romanizzazione dell'Etruria". Una grande festa dell'archeologia con aperture notturne di musei e parchi archeologici, mostre, trekking, visite guidate, cene tematiche, conferenze, attivita' didattiche ed una rassegna internazionale di cinema archeologico. Realizzata dalla Regione Toscana e dall'AMAT (Associazione Musei Archeologici della Toscana) con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e la partecipazione di 111 enti, per il secondo anno consecutivo la manifestazione conferma la formula di un mese di eventi, per la maggior parte a ingresso gratuito. Serate clou dell'edizione 2008: sabato 5, 12, 19 e 26 luglio con aperture straordinarie notturne, dalle ore 21.00 alle 24.00, di musei, parchi e aree archeologiche della Toscana. La manifestazione passata in otto anni dalle 7.000 presenze della prima edizione alle 40.000 dell'ultima, conferma il crescente interesse per l'archeologia, capace di coinvolgere e appassionare un vasto pubblico. La "Romanizzazione dell'Etruria" e' il tema dell'edizione di quest'anno, uno dei fenomeni piu' ampi e complessi della storia delle Civilta' dell'Italia Antica - collocabile cronologicamente tra la meta' del III e la fine del I sec. a.C. - caratterizzato dalla progressiva ingerenza di Roma sulla civilta' etrusca. Moltissime, in tutta la Toscana, le conferenze dedicate a questo tema, che daranno conto degli ultimi studi e scoperte

MIRROR (UK) ETRUSCANS were the big success story of the day.....

"Back then the Etruscans were the big success story of the day, an advanced civilisation with talented engineers and architects.
They taught the Romans everything they knew.
And then, typically, their student got too big for his boots and overthrew them, nicking all their ideas and claiming them for his own"

JAMES HANSEN SPEECH: PUT EXXON ON TRIAL (full text of groundbreaking speech)

Ed Pilkington in New York
The Guardian,

James Hansen, one of the world's leading climate scientists, will today call for the chief executives of large fossil fuel companies to be put on trial for high crimes against humanity and nature, accusing them of actively spreading doubt about global warming in the same way that tobacco companies blurred the links between smoking and cancer.
Hansen will use the symbolically charged 20th anniversary of his groundbreaking speech (pdf) to the US Congress - in which he was among the first to sound the alarm over the reality of global warming - to argue that radical steps need to be taken immediately if the "perfect storm" of irreversible climate change is not to become inevitable.
Speaking before Congress again, he will accuse the chief executive officers of companies such as ExxonMobil and Peabody Energy of being fully aware of the disinformation about climate change they are spreading

EDWARD SHERIFF CURTIS

Fotostoria del brigantaggio maremmano

ETRUSCHI da TOCCARE

Etruschi da Toccare: l’arte per tutti al Museo di Chianciano Terme


Nel Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme in provincia di Siena dal 17 maggio 2008 è possibile compiere una visita fuori dall’ordinario, un’esperienza multisensoriale attraverso l’ itinerario per non vedenti e ipovedenti.
Il nuovo allestimento, attraverso l’uso di mappe tattili, permette di fare apprezzare reperti e opere d’arte anche ai non vedenti e agli ipovedenti: si trasforma e capovolge il modo classico di fruire un’opera d’arte e ci si pone l’ambizioso obiettivo di trasmettere sensazioni e emozioni attraverso il tatto, svelando una “nuova visione” dell’arte.Il Museo espone, tra gli altri reperti, una raccolta proveniente da edifici termali d’epoca romana e un frontone di tempio etrusco di splendida fattura dedicato a divinità delle “acque salutari”. Il progetto si inserisce all’interno di una sperimentazione già avviata da diversi anni in Italia - si ricordano tra i primi il Museo Tattile di Pittura Antica e Moderna “Anteros” con sede presso l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza, fondato nel 1999 a Bologna e il Museo Tattile Statale Omero di Ancona - ma bisognosa di nuove soluzioni, come appunto l’itinerario promosso dal Museo di Chianciano Terme.
Si tratta di un percorso attrezzato per fornire non solo le spiegazioni di un’opera esposta attraverso pannelli in caratteri Braille, ma anche la riproduzione tattile in scala dell’oggetto. In concreto, di ciascuna opera è stato eseguito uno stampo in creta “negativo” in cui sono stati trasposti tutti i particolari. Dallo stampo, con gomma siliconata, è stato realizzato l’originale positivo che i non vedenti possono leggere con le dita. Lungo il percorso sono esposte copie di monumenti famosi e importanti. Il visitatore potrà poi conoscere anche altri oggetti come la riproduzione di un canopo, dalla necropoli di Tolle, di un grande scudo in bronzo del VII sec. a. C. e alcuni vasi in bucchero. E’ stato realizzato anche un plastico di un edificio sacro, ispirato al tempio dei Fucoli, di cui nel museo si conserva parte del frontone di terracotta, ornato con bellissime statue di divinità e personaggi mitici.
La messa in opera del percorso si propone come presupposto per l’abbattimento, all’interno dei monumenti, delle barriere culturali, non solo di quelle architettoniche, al fine di rendere i musei luoghi veramente aperti a tutti attraverso l’utilizzo di tecniche più avanzate atte a sconfiggere gli impedimenti fisici.
Museo Civico Archeologico delle Acque
Viale Dante - Chianciano Terme (Si)
Tel: +39 057830471
Sito Internet:
www.chiancianoterme.com/museo/etrusco

FIAT apologices to China for Richard gere spot La FIAT si scusa con il Governo Cinese per lo spot di Gere

http://www.youtube.com/watch?v=lTVn31L3e8g clicca x vedere lo spot click on link to see the spot


from The Independent & The Independent on Sunday


Fiat apologises to China after Richard Gere ad promotes Tibetan independence

Fiat has been forced to apologise to China after employing Richard Gere, the Hollywood star, Buddhist and campaigner for Tibetan independence, to feature in its latest television ad.
In the 45-second Lancia Delta commercial, Gere drives one of the vehicles from the centre of Hollywood to the Polata Palace, the former Tibetan residence of the Dalai Lama, who fled into exile in 1959. He meets a child dressed as a Tibetan monk and the pair plunge their hands in the Himalayan snow outside the palace. The camera then cuts to the slogan: "The power to be different."
The ad has enraged the Chinese, who say that it advocates Tibetan independence. Some critics claimed that its slogan is a rallying cry for political change.
Fiat, which is bidding to expand its operations into China, was forced to release a public statement distancing itself from "Mr Gere's social and political views". The fashion house Dior recently ditched Sharon Stone as its face in the Far East after the actress blamed the Sichuan earthquake on divine retribution for China's policies in Tibet.
The offending advertisement
The incident underlines the growing importance of YouTube to the global economy. The Lancia ad was only intended to be aired in Europe, but reached a wider audience via the video-sharing

Letitia Casta+Donna di Volterra

SELVAGENS!

Por Francisco G. de Amorim


“A Amazônia é nossa (?)”


Há anos que se vem discutindo a soberania da Amazônia, primeiro pulmão da nossa tão maltratada Gaia, tesouro inexplorado de gemas e matérias primas preciosas para as indústrias químicas e farmacêuticas, além das imensas reservas de petróleo e gás, diamantes e ouro, etc..Verdade, verdadinha, o Brasil não tem prestado a atenção devida àquele imenso território e, sobretudo, ao seu povo, parte do qual vive sem alteração, com a natureza, há talvez uns 10.000 anos! Os que “evoluem”, vestem um calção, uma camiseta do Flamengo ou do Palmeiras e com um rádio de pilhas acabam na pobreza, nas favelas, nas doenças. Saem da ingenuidade e pureza da pré-história para a última escala da “sociedade civilizada”!
Desmata-se a floresta, leva-se cachaça e tiros para aquelas primitivas gentes, a alguns paga-se bem para que não perturbem a extração, ilegal, de ouro e diamantes, e o mundo, inteiro, continua de olho em todo aquele, aparentemente inesgotável, potencial.
Proliferam ONGs, com a fachada de proteção aos nativos, mas subsidiadas, muitas delas por interesses escusos de capital estrangeiro, interfere a igreja, criam situações de conflito entre nativos, agricultores e as autoridades que deveriam dispor dos meios, ética e determinação, para um desenvolvimento harmonioso e, de repente, aparecem nos órgãos de informação de todo o mundo, imagens de malocas (aldeias) indígenas, intocadas, isoladas, com os seus habitantes ameaçando o avião, que os sobrevoa, com arco e flechas!
O mundo grita: SELVAGENS! Selvagens, sim! Não os silvícolas. Os responsáveis que os mantém assim entregues a si próprios, obrigando-os a fugir de invasores inescrupulosos e de narcotraficantes, e a recolher-se no mais inexplorado do que resta ainda daquela selva, em locais onde possivelmente nunca algum “alienígena” pisou!
A aproximação do “homem civilizado”, a primeira coisa que se lhes leva são as doenças como gripe, pneumonia, sarampo e outras que em poucos dias, contra a total falta de imunidade dos nativos, os dizima quase completamente.
Aos que eventualmente sobram “negociam-se” as terras com documentação falsa, e obrigam-nos depois a escolher entre duas desgraças: a fuga para um interior cada vez mais longe e menos conhecido ou a miséria na aldeia colonizada mais próxima.
Todo o mundo se choca ao ver alguns índios, nossos irmãos, vivendo num abandono total, numa pré-história do tempo das viagens interplanetárias!
Alguns acham que assim se devem deixar, entregues ao seu viver simples, que alguns teóricos das cidades consideram uma benção, mas que jamais aceitariam trocar pela “comodidade da civilização”!
Outros entendem que se deve procurar uma aproximação. Lenta. Inteligente. Não os deixando perder a sua cultura!
É uma covardia, uma utopia, querer compatibilizar um viver pré-histórico com a informática, a tecnologia moderna e sobretudo com a ganância do lucro e a venda indiscriminada do sexo.
O que sobra da cultura dos cartagineses, dos etruscos, dos francos, dos iberos? Nada. Alguns milhares de anos de evolução fizeram-nas esquecer. Pretender agora que, como golpe de mágica, se tragam os índios para o descalabro do viver dos “civilizados”, não os deixando perder as suas raízes... é triste e caricato.
E então o que fazer? Criar-lhes reservas, ricas, que a ganância internacional vai querer explorar de qualquer modo? Inclusive propondo transformar essas reservas em países independentes para depois os comprarem mais facilmente?
O problema é complicado. Humanitariamente ainda mais complicado. Apesar disso alguma coisa deve e tem que ser feita.
O fundamental é que o (des)governo brasileiro, primeiro se instrua a si próprio, e depois crie cultura e dignidade para traçar uma política capaz.
Enquanto não fizer isso, a região amazônica continuará a ser objeto de discussão e ganância internacional, abandonada à vontade de políticos corruptos ou ineptos, e a ser explorada e arrasada por gente para quem a única coisa que conta é o dia de hoje.
E não é só a Amazônia brasileira que está sob mira. Todos os outros países – Bolívia, Peru, Colômbia, Venezuela, as três Guianas – têm parte dos seus territórios na região, e enfrentam os mesmos problemas.
Voltando aos índios: o que os norte americanos, que agora tanto se preocupam com os amazonenses, fizeram com os sioux, comanches, iroquis, apaches, etc.?
Será que o mundo pensa em preservar os índios em reservas “naturais” com visitação paga, barzinho com bebidas típicas e loja de souvenirs, tipo zoológico?
De qualquer modo o que não se pode é deixar essas populações, e regiões, ao abandono.
É descaso, covardia, traição. Trair aqueles que imaginaram que o “país” que se criou à sua revelia, faria tudo para os proteger com dignidade.

Francisco G. de Amorim


Do Rio de Janeiro, Brasil

GIORGIO ARMANI :"SI BUTTA GIU' E BASTA!" STOP A CEMENTO SELVAGGIO!

l’Italia è stata deturpata prima con le tremende costruzioni dei geometri tanto di moda nel dopoguerra e negli ultimi vent’anni dalle opere degli architetti di grido che hanno fatto dei disastri incredibili. Bisogna buttare giù. Imporre delle regole e farle rispettare. Andiamo a vedere quel che è stato fatto sulle nostre coste. Ebbene bisogna decidersi ad abbattere queste schifezze. Non si può perdere tempo a discutere: si butta giù e basta».

Alfio Cavoli: a MUST read

The ETRUSCAN CHARIOT could soon be back HOME in ETRURIA by Peter Popham

The Etruscan chariot found in Monteleone could soon be back home in Italy

--> Go Independent.co.uk Web

It must have given him a nasty scare, but the day Isidoro Vannozzi fell into a hole in the ground was the luckiest day of his life.
The farmer was digging in front of his half-built house near Monteleone in Umbria when the ground gave way and he tumbled in – to find himself inside a domed, stone structure four and a half feet high. At his feet in the gloom lay two skeletons. Metallic objects glinted around them. Between the two skeletons was a thing with two wheels, a small carriage and a long pole: a chariot.
It was 1902 and Vannozzi had stumbled upon an Etruscan tomb from the 6th century BC; sealed with its aristocratic corpses and their treasures in an Italy about which we know tantalisingly little. The tomb had remained inviolate for 2,500 years and its treasures were in mint condition.
For more than a century the chariot Vannozzi discovered has been one of the glories of the Metropolitan Museum in New York. But if Nando Durastanti, mayor of Monteleone, gets his way, some day soon it will be coming back to the town where it was found.
Since 2004 Mr Durastanti and his supporters have been conducting a noisy campaign to have the chariot returned. They have had the support of a lawyer born in the town but long resident in Atlanta, Georgia, who has bombarded the Met with letters. But as of today the chariot remains grounded in Manhattan.
After Vannozzi's discovery, the pots quickly found a place in their kitchen and the chariot was used in their children's games. Then two months later he took a sample pot to the nearby town of Norcia to see if he could find a buyer. He called in on a man called Benedetto Petrangeli, owner of a trattoria outside the town gate, who did some side business in antiques. "I've got lots of old stuff like this at home," he said, flourishing his pot.
When Petrangeli and his partner dropped by they were astonished to find Vannozzi had unearthed a chariot in extraordinary condition, decorated with scenes from the life of Achilles.
Vannozzi's house was still unfinished. "How much will it cost to put a roof on your house?" Petrangeli asked him. "A thousand lira," was the reply. "Look, for this old stuff I can't go higher than 950 lira." The deal was sealed with a handshake. Petrangeli had struck the bargain of a lifetime. And so "La Biga di Monteleone", "the Golden Chariot" as it is now known in America, began its long journey.
From Monteleone it travelled to Norcia, and from there to Rome, where it was hidden in a chemist's shop, because it was hot property. According to Mario la Ferla, historian of the chariot, the Italian parliament had just passed a law on the conservation of ancient treasures. Italy was awash with souvenir-hunting foreigners, and Italian dealers were happy to keep them supplied. But for the first time the government was at least thinking about taking a stand on the issue.
Petrangeli sold the chariot to Amadeo and Teodoro Riccardi, cousins and notorious forgers, for an unknown sum, and the Riccardis sold it on to the American financier J P Morgan for 250,000 lira. Besides being one of the richest men in the world, Morgan was also a connoisseur of art, and a pillar of the Metropolitan Museum in New York. The chariot was dismantled and taken to Paris by train, hidden inside other merchandise.
At least this is the version of the chariot's departure from Italy credited by Mario la Ferla. The authorised version has the chariot arriving in Paris by mysterious and unknown means, and only then coming to the attention of Morgan – a version which conveniently expunges the financier of any guilt in the chariot's theft. Because although precious antiques were flying out of Italy in those days, the chariot was a special case. When it arrived in New York in November 1903 its theft sparked an outcry in the Italian parliament. Morgan, who had previously been in trouble with the Italians for other acquisitions, needed to be disassociated from the theft. And so he was.
In New York the chariot was re-assembled – wrongly, it was later discovered – and quickly became one of the museum's biggest draws. Today, after a six-year restoration during which it was put together correctly, it is again a star.
Monteleone, meanwhile, is languishing. Crowded around the summit of a steep hill in the pretty Umbrian countryside of Valnerina, the town has been losing people for decades. Today the population is about 650. It has its abandoned Franciscan monastery, a pretty main street, a mood of sleepy languor, a sense of being stuck somewhere in the 1950s, all of which are deeply appreciated by people flashing through from the big city – but not special enough to put the place on the map. Monteleone is famous for what it has not got, what it cannot get back. And that's not enough.
Who were the Etruscans?
The Etruscans were an ancient, seafaring people who flourished in Italy. Although the origins of their civilisation are unclear, experts have found traces of a distinctive culture going back to around the 9th century BC. The Etruscans were skilled craftsmen who created lavish works of art that they traded with the peoples of the eastern Mediterranean. They believed in the supernatural, and several huge necropolises – cities of the dead – have been found in their former territories

RAI WAY - NO WAY

Il Tar Lazio annulla la Conferenza di Servizi svoltasi a Blera nell’ottobre 2006 che dava il diniego alla realizzazione di un centro trasmittente Onde Medie in località Terzolo a Blera. Non accoglie il ricorso contro la concessione edilizia data all’Università Agraria per la realizzazione di un fabbricato agricolo zootecnico di uso collettivo con annessa civile abitazione per guardiania ed aula didattica.

ANTENNA RAI-WAY










IL PROGETTO DELLA RAI
180 metri di traliccio d'acciaio con864 kW di potenza irradiante,5300 metri cubi di costruzioni in cemento armato, 300 ettari inutilizzabili,nuovi chilometri di elettrodotto per alimentare questa mostruosità nel cuore verde dell'Etruria, in uno dei luoghi simbolo della storia etrusca , insieme alla assoluta mancanza di doverosa cautela per la salute di migliaia di cittadini non possono rappresentare in alcun modo un elemento strategico per lo sviluppo del nostro paese.
L'Antenna Ray Way
· CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
· EVENTUALI DANNI PER LA SALUTE
· RECENSIONE E STUDI SUI DANNI DELL'ELETTROSMOG

EL ENIGMA DE LOS ETRUSCOS / L'ENIGMA DEGLI ETRUSCHI

Palma descubre el enigma de los etruscos en una muestra de 168 piezas únicas


Un total de 168 joyas de orfebrería de gran refinamiento, vasos de bronce, ajuares, tumbas y hasta un templo de Roma han recalado en Palma para desentrañar el misterio de una civilización con más de mil años de historia, la etrusca, un pueblo de comerciantes en el que la paridad hombre-mujer era un hecho.El enigma de los etruscos se desvela en cada una de las 168 piezas únicas que componen la muestra 'Príncipes etruscos. Entre Oriente y Occidente', que desde hoy y hasta el próximo 31 de agosto estará abierta al público en la sede de CaixaForum Palma, después de su paso por Barcelona, donde recibió más de 150.000 visitas.La comisaria Anna Mura Sommella ha destacado hoy el espíritu científico y didáctico con que se ha organizado la exposición, que cuenta con piezas que pertenecen a museos como el Louvre, el de Toscana, el Gregoriano Etrusco de Ciudad del Vaticano o el Museo Arqueológico Nacional de Florencia y que nunca antes habían salido de Italia.El recorrido, basado, según la comisaria, 'en un sencillo discurso histórico', se centra en el período de mayor esplendor de los etruscos, desde el siglo IX hasta el III antes de Cristo, cuando finalmente fueron absorbidos por su vecina imperial, Roma.El visitante, de esta forma, puede hacer una inmersión en la faceta artística y en el valor arqueológico de las piezas que la componen y adentrarse en aquella sociedad, en sus mitos, en sus costumbres cotidianas y en su cultura.Para ello, la exposición se divide en dos grandes bloques que coinciden con los dos períodos históricos más significativos de la civilización etrusca: la etapa más aristocrática, la era de los príncipes; y la más democrática, con el nacimiento y el desarrollo de las ciudades estado al amparo de una sociedad de comerciantes.Mura Sommella ha reconocido que gracias a los numerosos descubrimientos de los arqueólogos en los últimos años y trabajos como la exposición que estos días se podrá ver en Palma, 'el halo de misterio' que envolvía a esta civilización vecina de Roma 'se ha esfumado' porque la riqueza de su cultura 'está al alcance de

THE ETRUSCAN CONSPIRACY by FRANZISKA RECHPERG / La COSPIRAZIONE ETRUSCA di FRANZISKA RECHPEG / DIE ETRUSKISCHE VERSCWHORUNG von FRANZISKA RECHPERG

Die etruskische Verschwörung - Esoterischer Roman in zwei Teilen
Verfasst von Franziska Rechperg

„Die etruskische Verschwörung“ von der deutschen Autorin Franziska Rechperg erzählt die Geschichte zweier junger Menschen, die sich im Land der Etrusker (Etrurien) niederlassen möchten und auf der Suche nach einem geeigneten Domizil sind. Die Autorin besitzt selbst ein Haus vor Ort und beschreibt authentisch die Plätze der Handlung. Eingebunden in die Schilderung von eigenartigen Zufällen und einer Art Rückerinnerungen der jungen Frau, erfährt der Leser von den geheimen Welten und Mächten der Etrusker. Ein Roman, der speziell für den Liebhaber esoterischer Literatur geschrieben wurde.
Im Buch erzählt die Autorin von geheimnisvollen Akteuren, die zu verhindern suchen, dass die beiden ihren Plan in die Tat umsetzen können. Sind es anfänglich eher harmlose Anzeichen, wie das Verschwinden von Hinweistafeln des örtlichen Heimatvereins, um dem Paar die Orientierung zu erschweren, steigert es sich im Laufe der Zeit zu rätselhaften Warnungen, weil die Beiden - ohne es zu wissen - dabei sind einen alten Ort der Kulte zu kaufen. So wird das Paar immer tiefer in den Strudel der Ereignisse in dieser Region gezogen. Auf der Suche nach den Ursachen oder Urhebern durchlebt die Frau für kurze Augenblicke Rückerinnerungen und erkennt, durch welche uralten Riten dieses Land einst geprägt worden ist. In diesen Rückschauen werden ihr Menschen, Morde und Magier gezeigt, die im dortigen Landstrich gelebt und praktiziert hatten. Was vor Tausenden von Jahren oberirdisch begonnen hat endet in dieser Geschichte in unserer Zeit unterirdisch in einem Höhlensystem, das von Wächtern der Geheimnisse gehütet wird.
Dieses Buch bringt dem Leser die geheimen Welten der alten Etrusker näher, die laut Herodot aus Kleinasien eingewandert sein sollen. Interessant wird dieses Volk für den Gnostiker, weil die Pythagoreer nach ihrer Flucht vor Verfolgung aus Süditalien bei den Etruskern Zuflucht fanden und später in deren gesellschaftliche Oberschicht aufgegangen sind. Was immer die Etrusker veranlasst hat eines Tages selbst in den Untergrund zu gehen ist bis heute nicht restlos geklärt. Das ist es, was seit eh und je die Fantasie vieler Italienreisenden beflügelt hat. Verborgene Schätze – verborgenes Wissen, unbekannte Riten warten auf den Abenteurer.
Für den esoterisch vorgeprägten Leser erzählt Franziska Rechperg eine magisch-mystische Geschichte voll von alten Geheimnissen, junger Liebe, Geburt und Tod, Höhlen und Labyrinthen. Der Stoff zu diesem Buch basiert teilweise auf real Erlebtem und trägt den Lesern wie auf Flügeln durch die Zeiten.

ETRUSCAN FISHERMEN STRUGGLE FOR SURVIVAL / I PESCATORI LOTTANO PER LA SOPRAVVIVENZA

Toscana, prosegue la protesta dei pescatori contro il caro gasolio

Tuesday 03 June 2008
Livorno - Prosegue in tutti i principali porti toscani la protesta dei pescatori contro il caro gasolio. Ieri un centinaio di pescherecci della marineria di Livorno si sono fermati e, a sostegno della serrata, la cooperativa il Consorzio del Tirreno ha chiuso il mercato ittico. Sempre a Livorno la protesta proseguirà fino a domani quando i pescatori hanno minacciato di far sbarcare l'equipaggio. Manifestazioni anche a Viareggio dove questa mattina è in programma un corteo al mercato ittico. I pescatori di Castiglione della Pescaia e di Porto Santo Stefano saranno domani a Bruxelles insieme ai colleghi europei.