20 ottobre 2008

Confederazione Agricoltori : Adeguamento Aurelia Subito! NO deciso all'Autostrada !







Si all’adeguamento della strada statale Aurelia,no all’autostrada

La confederazione italiana agricoltori di Tarquinia,da sempre attenta alle problematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente e per la sicurezza alimentare esprime la sua assoluta
contrarietà al progetto di “autostrada” sul territorio di Tarquinia.
Siamo convinti,che tutte le battaglie fatte in passato contro l’autostrada ,non possano essere
buttate nel dimenticatoio,le ragioni che univano le popolazioni il mondo agricolo e quello politico siano ancora attuali.
La proposta di approvazione da parte del comune di Tarquinia alla realizzazione dell’autostrada è un colpo di spugna che la politica vuole realizzare ai danni delle popolazioni di questo territorio,a cui si chiede ancora una volta di subire in silenzio una “servitù”,troppo impattante per l’ambiente e per l’agricoltura.
Riteniamo che i cittadini di Tarquinia non siano stati sufficientemente informati sulla nuova proposta di “autostrada”,che utilizza ingannevolmente la parola adeguamento della strada statale Aurelia in autostrada di tipo “A”,di fatto propone una seconda arteria di 25,5 mt di sede stradale (da calcolare in più i metri di distanza di sicurezza dall’autostrada) e di 4.00-7.00 mt di altezza rispetto all’Aurelia.
Questo territorio deve essere difeso per poter esprimere ancora la sua vocazione agricola e turistica,ecco perché siamo contro le scelte scellerate come quelle della riconversione a carbone di Tvn a Civitavecchia,e quella dell’autostrada che per la sua realizzazione taglierà in due,la città riversando tonnellate di cemento su centinaia di ettari di terreni agricoli.
Noi eravamo e siamo convinti che si debba realizzare l’adeguamento dell’Aurelia in un’arteria più sicura e più efficiente rispetto al problema di mobilità del tratto Grosseto-Civitavecchia,tenendo sempre nel dovuto conto l’impatto sull’ambiente e il diritto di insistenza degli agricoltori sulla propria terra,che con gli espropri verrebbe meno.
La confederazione italiana agricoltori,comincia a chiedersi;ma cosa hanno deciso di fare di questo territorio?

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