01 maggio 2008

SAVE the TREES of ETRURIA


SALVATE GLI ALBERI , ANIMA DELL'ETRURIASAVE THE TREES OF ETRURIA
Un albero abbattuto non è soltanto un’operazione di giardinaggio o di igiene forestale, di nettezza urbana. Esso, specie se antico, secolare, trascina a terra nel crollo del suo tronco e della sua chioma, un significato potente, il più glorioso dei simboli. L’albero è per tutti i popoli civili (tranne per quelli troppo civilizzati) simbolo di vita in ascesa verso il cielo, emblema di verticalità. Con le sue radici piantate nel suolo e i rami che si innalzano verso l’alto, esso rappresenta la congiunzione tra la terra e il cielo, l’asse del mondo. L’albero a foglie caduche, come il platano, simboleggia la morte e la rinascita, quello a foglie persistenti, come il pino, è simbolo di immortalità. Molti popoli piantano un albero per ricordare un caduto nel parco delle rimembranze. Gli antichi celebravano l’albero come simbolo di fertilità. La fecondazione artificiale dell’albero, in particolare della palma e del fico, serviva di auspicio alla fertilità della donna. Tutte le virtù e le grazie umane sono rappresentate nell’albero: la rettitudine del tronco, la protezione delle foglie, il colore dei fiori, la generosità dei frutti, i cento farmaci naturali sono tutti prerogative vegetali. L’uomo trova nell’albero la propria robustezza, la donna la sua generosità e i suoi profumi.
Nei tempi moderni l’albero ha perduta la sua sacralità e ha guadagnata considerazione pratica e economica. Ci dà il legno, la carta, l’ombra, la gomma, l’ossigeno. Cose preziose, ma fungibili: si possono sostituire con il palo di cemento, la plastica, i condizionatori, le tende a strisce, le gomme chimiche, gli ossidanti. Non sono la stessa cosa, private di storia e di sacralità, ma forse proprio per questo sono da alcuni preferite, perché più pratiche, più laiche, non oberate di sacro, senza pretese di rispetto religioso. L’albero è religione, il palo è progresso, l’albero è divino, il palo è industriale. Abbattere l’albero, per una ragione o per l’altra, diventa un atto di modernità. L’albero ingombra, sporca con le sue foglie, accoglie topi, invade con le sue radici, minaccia con i suoi rami…, meglio una spianata di cemento, dove si manovra meglio, si posteggia con più comodo, non bisogna stare sempre a pulire, si possono tracciare righe divisorie e frecce indicative. A volte sospetto che il taglio di alberi o di boschetti non sia una dolorosa necessità per ragioni di sicurezza, di salute o di pulizia. Chi lo ordina o chi lo esegue si toglie (forse senza rendersene conto) il gusto sottile dell’abbattimento, della dissacrazione, dell’offesa a quel simbolo antico e pacifico che si oppone all’accelerazione dei tempi, al fast food, all’alta velocità, al jet supersonico.
Risalendo da Roma verso Santa Marinella, al km 60, otto pini secolari davano il loro benvenuto nella cittadina delle conifere e delle palme. Una ditta specializzata ha provveduto l’aprile scorso ad abbatterli al suolo, per far posto al parcheggio delle macchine. Altri sei erano stati abbattuti l’anno scorso. Non so chi abbia data la disposizione, né se fosse in regola con i regolamenti del verde. So, purtroppo, che la sostituzione degli alberi antichi con un parcheggio per automobili è in linea con l’affermazione della praticità e del wellfare sulla bellezza e la vita, so che la graziosa cittadina tirrenica ha perso un simbolo del raccordo tra la terra e il cielo, che è svanito il contrasto tra l’azzurro del mare e il verde degli alberi, e insieme ai pesci delle acque si stanno allontanando gli uccelli che trovavano rifugio nelle solenni altitudini dei pini. Un po’ per volte si allontaneranno anche gli amanti di quei luoghi sereni che dettero alloggio agli Etruschi, agli Odescalchi, a Ingrid Bergman, alle bianche vele tirreniche e alle reti dei pescatori distese al sole.
G. S .

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1 Commenti:

Alle 1 maggio 2008 alle ore 08:03 , Anonymous Anonimo ha detto...

giusto! si abbattano alberi ovynque...non se ne piantano più...una vera follia....un vero suicidio
PIANTIAMO ALBERI...ETRURIA SEMPRE PIU' VERDE!

 

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